mercoledì 14 aprile 2010

Storie di Rugby e di vita

Vi riporto un articolo tratto dal sito di informazione on line Dazebao in merito alla manifestazione di cui vi ho parlato nel precedente post.
Solo un commento...cambiare si puo!!!!



Storie di rugby e di vita
Lontano dai clamori e dalle telecamere della ribalta nazionale, al campo del CUS Padova si è disputato un torneo di mini rugby. Ordinaria amministrazione se non fosse che ospiti della giornata sono stati i bambini sordi dell'Istituto "Santini" di Noventa Padovana,alcuni giocatori della Nazionale di Rugby, del Benetton Treviso e soprattutto Martin Castrogiovanni.
Quando c’è da mettere le mani nel fango per recuperare una palla persa, i rugbisti non si sono mai tirati indietro, domenica le mani se le sono sporcate per “firmare” le magliette dell’Associazione Olivia   in vendita per beneficienza.
Olivia è una bimba di quasi sei anni, ha un genitore illustre nel mondo del rugby italiano, è non udente dalla nascita. In suo nome è stata fondata un’associazione con lo scopo di promuovere il bilinguismo (udenti/ non udenti) che permetta l’integrazione piena. Domenica, ai bordi del campo, venivano vendute delle magliette dell’associazione con l’intenzione di racimolare dei fondi e permettere ai bimbi di frequentare il campo estivo del Cus Padova, avendo la possibilità di essere assistiti da interpreti bilingui. La mamma di Olivia, che gestisce in prima persona l’associazione, conosce l’importanza che ricopre il linguaggio dei segni nella comunicazione con la propria bimba. Ecco perché l’Associazione Olivia si batte perché si possa presto arrivare al bilinguismo. Come nel loro motto: “InSegnare per integrare”.

Fonte> www.dazebao.org

Inoltre, ora potete trovare l’Associazione Olivia anche su facebook alla pagina
http://www.facebook.com/group.php?gid=111535298868161

sabato 10 aprile 2010

Welcome Associazione Olivia!!!



Un post tutto speciale per augurare il benvenuto a una neo-associazione, nata (come spesso accade) dal cuore di una mamma....

Il desiderio, la voglia di non arrendersi mai, di trovare soluzioni alle problematiche che quotidianamente ci si presentano, il proporre, unirsi, sensibilizzare.
L'Associazione Olivia nasce intorno al progetto di bilinguismo in atto in alcune realtà nazionali, e nello specifico in quella della scuola dell'infanzia comunale ed elementare di Noventa Padovana.
Ma non solo: l'associazione si pone come riferimento e supporto ai genitori, e come ponte tra due mondi, un'integrazione possibile e auspicabile che si basa nientepopòdimenoche sullo stare insieme....
A questo proposito

l'Associazione Olivia sarà presente domenica 11 Aprile presso il CUS Padova (via Corrado)  al torneo di minirugby, in cui saranno messe in vendita le magliette dell'Associazione col logo e le stampe delle mani e firme dei giocatori di rugby della nazionale italiana. Al termine della manifestazione ci sarà l'estrazione di una maglietta della nazionale di Martin Castrogiovanni.
E' previsto un gioco con la LIS, con la partecipazione dei giocatori della nazionale e dei bambini.
Chi vorrà collaborare diventando socio dell'associazione potrà farlo anche in questa occasione.....
E a tutti....buon divertimento!!!

domenica 14 febbraio 2010

Novità dal mondo Lis...Shhh Party


Per prima cosa chiedo venia per la lunga assenza...in questi mesi la mia vita ha subito qualche stravolgimento!
Ma bando alle ciance, volevo aggiornarvi sul mondo Lis e le novità!
A novembre ho partecipato a un evento bellissimo che si svolge periodicamente in un locale del centro di Bologna, l'Arterìa, parlo dello "Shhh Party"...
Cosa sarà?
bene, ovviamente visto la mia caratteristica curiosità che poco ha da invidiare a quella di una scimmia...potevo non andare??
Sono partita in treno col mio figliol prodigo e ho reclutato un pò di amici (beh non è stato difficile convincerli!), siamo stati catapultati in un'atmosfera magica, molti udenti curiosi almeno quanto noi, e un gruppo di ragazzi sordi e udenti che fanno parte del Gruppo Camaleonte, che per quanto ho capito si occupa di organizzare questi eventi.
Abbiamo aperitivizzato in allegria, esercitandoci a riprodurre le lettere dell'alfabeto con la dattilologia Lis (ogni tavolino era fornito di un prontuario), abbiamo chiacchierato e commentato le foto che erano appese lungo le pareti (ritraevano delle parole in Lis) e via andare così...fino ad un certo punto: l'inizio dello shh party!!!
siamo stati forniti di blocchetti e penne, i ragazzi sordi e l'interprete hanno fatto il giro dei tavoli per conoscere i nostri nomi, per fare delle domande o rispondere alle nostre.
Unica regola:vietato parlare!!
Sembrerà una bazzeccola, ma in realtà quando abbiamo bisogno di farci capire, la parola nasce spontanea!
Siamo stati poi divisi in squadre, e coinvolti in un gioco: su un pannello venivano proiettate le lettere in dattilologia, che però nascondevano con un bollino alcune parti della mano..ogni squadra doveva quindi trovare la lettera corrispondente...inutile dire che è stato proprio divertente!!!
Nel tavolo affianco al nostro erano seduti un gruppo di persone sorde sulla cinquantina, che cercavano di suggerirci senza farsi sgamare dall'arbitro...
Bello, bello, bello
Nella seconda parte della serata era prevista la rappresentazione in Lis di una poesia di Allen Ginsberg (che adoro!)- L'Urlo!-
in realtà la poesia, non è stata tradotta in Lis, ma l'interprete ha deciso di tradurre le immagini in segni, inutile dirvi che avevo i brividi!!!!!!!!!!
Una bellissima esperienza di condivisione e di partecipazione, di vicinanza.
A proposito...il 20 Febbraio 2010 sempre all'Arterìa ci sarà un nuovo Shhh Party, io sarò in prima linea...ma che ve lo dico a fà??!!

martedì 22 settembre 2009

Ho tirocinato, la laurea è all'orizzonte...e parte il corso Lis di II° livello!!!

Ma quante novità!!!!
Dopo una lunga assenza...torno.... aggiornandovi un pò sulle news di questi mesi
Ormai la laurea è vicina, la tesi è quasi terminata, ma che fatica!!
Quando mi sono imbarcata in questa avventura, sapevo che sarebbe stato difficile, ma probabilmente non ero del tutto consapevole della complessità, della delicatezza ma soprattutto della competenza necessaria ad affrontare l'argomento sordità e genitorialità.
Probabilmente, anche il fatto di essere mamma, nel capire alcune cose, ma sapere che molte altre non posso comprenderle, non mi ha facilitato il percorso....però, forse mi ha permesso di non dare niente per scontato.
L'unica cosa che mi auguro, è che davvero l'idea di un percorso di sostegno ai genitori di bambini sordi un giorno possa relizzarsi, e di continuare ad avere e nutrire questa passione e questa voglia di condividere: esperienze, riflessioni, dubbi, perplessità, idee....
Oggi, sono stata al primo incontro in previsione dell'inizio del corso Lis di II livello...che emozione!
E che nostalgia!
Ritrovare quelle mani che si agitano, e incredibilmente ti parlano, racontano, ridono.
Bello, una bellissima avventura la Lis, una grandissima opportunità di crescita, di confronto tra mondi che sembrano così diversi, ma forse, non lo sono poi così tanto.

mercoledì 17 giugno 2009

Un pic nic tutto pazzo

“Un picnic tutto pazzo” è il primo volume multimediale (libretto + DVD) della collana “Raccontami un dizionario” che offre a bambini sordi e udenti uno strumento interattivo e divertente per scoprire e confrontare due lingua molto diverse, la LIS e l’Italiano.
Il prodotto presenta un ricco vocabolario attraverso frasi e racconti che rendono vive le due lingue grazie all’animazione, alla narrazione segnata e alla narrazione in Italiano scritto e orale.

Inoltre le illustrazioni del libretto e le immagini del DVD sono estremamente chiare: ciò permette di comprendere la storia ancora prima di leggere i testi.
Il racconto animato facilita la comprensione dell’Italiano scritto ed in particolare dei verbi che, attraverso l’animazione, conservano una dinamicità che la scrittura non potrebbe offrire.

Il libretto, attraverso i testi, favorisce l’apprendimento della lingua italiana scritta; inoltre, la possibilità di portarlo ovunque fa sperimentare al bambino il piacere di narrare la storia ai suoi amici.
Più che un dizionario con liste di vocaboli, “Raccontami un dizionario” è un cofanetto di lingua viva.

Potete trovare informazioni su: http://www.lismedia.it/demo01/home.html

lunedì 1 giugno 2009

Musica!

Un video semplice e bellissimo...a Nico piace tantissimo..mamma, cantiamo in Lis?


Lis


La Lis insegna....
a dare un senso al tempo, a non correre e saper aspettare.
ad utilizzare lo spazio
a dare attenzione a chi mi parla
ad avere consapevolezza del mio corpo
ad avere bisogno di guardarti per sostenere una conversazione
a mantenere la giusta distanza per poter comunicare
ad apprezzare il silenzio, che non è più solitudine ma partecipazione
a non dare niente per scontato
a dare attenzione e un valore alle espressioni del viso
a cambiare il mio punto di vista
a capire che il mio modo non è l'unico.

Queste sono le mie prime impressioni sulla Lis, ma la cosa più divertente
è che adesso con le mani posso giocare, sorridere, correre e inventare...ahahha figataa!!!

Imparare questa lingua è stata per me davvero un'occasione di grande crescita e riflessione,sicuramente perchè la Lis è una lingua affascinante e ricca, che possendendo delle caratteristiche propre e speciali, è impossibile non amare

I Permessi fondamentali

  • E' bello che tu ci sia, sono contento che tu sia nato, sono felice di averti, hai il diritto di essere qui (diritto di esistere)
  • Sono contento che tu sia maschio/femmina
  • Puoi essere un bambino, divertirti, giocare e fare cose "infantili", non c'è fretta.
  • Puoi crescere, diventare grande e separarti da noi
  • Puoi riuscire, avere successo, puoi chiedere ciò che vuoi e mostrare i tuoi bisogni
  • Puoi appartenere, sei parte integrante di questa famiglia
  • Puoi entrare in intimità, essere emotivamente vicino alle persone, fidarti
  • Puoi pensare, conoscere, capire
  • Puoi sentire, mostrare le emozioni e i sentimenti, sentire le sensazioni fisiche
COSA VUOL DIRE "AVER CURA DI Sè"??
  • Ristrutturare il proprio tempo, pianificarlo in modo tale da avere sempre tempo per sè, per conservare le proprie energie e non deteriorare il proprio umore
  • Saper chiedere sostegno e aiuto
  • Riconoscere le proprie competenze e risorse
  • Avere una buona autostima
  • Saper chiedere conferme e confronti al proprio agire
  • Individuare altri genitori con cui condividere esperienze
  • Mantenere e seguire i propri interessi
  • Prendersi degli spazi di coppia
  • Coltivare amicizie e relazioni dense dal punto di vista affettivo

Non si diventa un buon genitore a pedate o frustate, costringendosi alla virtù. La virtù verrà naturalmente in un genitore che sta bene nella sua pelle ed è contento della sua vita.
Se il genitore è felice e disteso (anche se occupatissimo), il suo amore saprà espandersi e moltiplicarsi...
Crearsi per procreare...
Piacersi, occuparsi di sè, valorizarsi per avere la giusta distanza con i figli.
Ogni genitore farà meraviglie nell'apprendimento della vita se si ama un pò, se si riconosce delle qualità, se le mette in opera, e se è sufficientemente fiducioso nel suo avvenire perchè sa quel che vale.

sabato 30 maggio 2009

Ho scoperto di essere incinta un giorno d'inverno dei miei 24 anni...preoccupata per la mia salute, dopo aver fatto due test di gravidanza ormai ero convinta che proprio bene non stavo se il mio ritardo continuava ad aumentare e incinta non potevo essere...
Era un periodaccio in verità, soffrivo d'ansia, gli attacchi di panico iniziavano a presentarsi sempre più spesso, piangevo senza apparente motivo e alcune giornate preferivo passarle a letto.

Mi presento dall'ecografista, lo mitraglio con tutte le mie paure, le mie ansie sulla mia salute, e lui laconicamente mi dice:"va bene, adesso vediamo" .
Comincia l'ecografia e guardo lo schermo, ma non riesco a vedere niente, finchè non mi dice a un certo punto: "Lei cosa mi dice se le dico che è incinta??".
Passo alla posizione seduta in un nanosecondo, di scatto, con un sorriso a 3000 denti e dico "Davveroooo? Beh le dico che sono contentissima!"
Mi fa vedere il corpo del reato, quel fagiolino di 8 mm., gli fa un book fotografico, ed esco sempre con quel sorriso a 3000 denti stringendo a me quelle foto. Simone mi aspettava fuori, non volevo dirglielo proprio là ma non riuscivo a smettere di sorridere. Mi trattengo fino alla macchina, gli faccio vedere le foto e leggere il referto:"Saremo in tre!"

Così è cominciata la mia avventura di mamma, come un raggio di sole tiepido in una notte buia.
Insieme a quel bambino è nata in me una persona nuova.

Il mio desiderio più grande in quel periodo era proprio mettere tutta me stessa nell'accogliere il mio bambino, vivere ogni giorno di pancia con consapevolezza, amore, condivisione, ascolto...
Mi sono imbarcata quindi nell'esperienza più bella che mi ha cambiato la vita, insieme a Nicolò: ho fatto un corso di Educazione Prenatale organizzato dall'A.N.E.P (Associazione Nazionale Educazione Prenatale):

Un bambino che nasce ha una storia da raccontare...

Se per la crescita armoniosa e l’equilibrio psico-fisico del bambino è importante che durante la gestazione i genitori comunichino con lui e lo accudiscano affettivamente allora risulta di fondamentale rilievo la QUALITÀ della comunicazione e della relazione che gli proporranno.

Se RISPETTO DEL BAMBINO significa che egli ha il diritto di essere:

  • ascoltato
  • capito
  • accettato
  • amato così come è, ricevendo adeguati feedback ai suoi messaggi, sostegno e apprezzamento positivo nelle sue iniziative…

Allora anche il BAMBINO PRENATALE ha il diritto di essere

  • ascoltato
  • capito
  • accettato e
  • amato così come è, ricevendo adeguati feedback ai suoi messaggi, sostegno e apprezzamento positivo nelle sue iniziative.

Ecco da dove viene la mia passione e il mio credere fermamente nel Sostegno alla Genitorialità.
Questo percorso mi ha permesso di migliorare la mia autostima(anzi, forse di averne una), di credere nelle mie capacità genitoriali, di comprendere che genitore io volevo essere per mio figlio e com
e esserlo.
Mi ha finalmente liberato da tutte le mie insicurezze e dato una forza incredibile...
Mi ha permesso di trovare una risposta alle mie domande, e anzi, di non smettere mai di farmele, quelle domande.

venerdì 29 maggio 2009

Da dove nasce il linguaggio?

Da sempre i linguisti si sono chiesti:
"da dove nasce il linguaggio?"
Ma come si può saperlo? Com'è possibile risalire ai primi essere umani sulla terra che pronunciarono le prime parole e com'è possibile che da quelle prime parole si è arrivati a un linguaggio così complesso?
Nel 1979 però, in Nicaragua una rivoluzione preparò il terreno per quello che si trasformò in uno degli esperimenti naturali più illuminanti, dal punta di vista linguistico, sulla storia della nascita del linguaggio: bambini sordi crearono un nuovo linguaggio.

Bambini che non avevano mai potuto esprimere i loro pensieri, che non aveva nemmeno significato per loro la parola "pensare", si trovarono insieme e da questa unione, utilizzando gesti domestici che avevano usato per far capire i bisogni primari ai loro genitori, crearono un vero e proprio linguaggio, un linguaggio fluente e grammaticale, un linguaggio ricco e raffinato, uno dei più bei linguaggi sulla terra: l'NSL (linguaggio dei segni del Nicaragua)...



Cliccando il link qua a fianco potete trovare il video della BBC...ovviamente è in inglese!http://www.filosofia.unimi.it/~zucchi/NuoviFile/Silent%20Children%20-%20Horizon%20BBC%20(Mar.97).wmv


Per la traduzine in italiano: http://www.filosofia.unimi.it/~zucchi/NuoviFile/SilentChildren.zip